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Cronaca

“Si va verso il lockdown come in Francia”: la previsione dell’esperto infettivologo

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Aumentano ancora i casi in tutta Italia e la situazione peggiora ulteriormente.

L’infettivologo dell’ospedale Sacchi di Milano Massimo Galli, intervenuto ad Agorà su Rai 3, è tornato a parlare del Coronavirus:

Da una parte la curva sale secondo le previsioni. Dall’altra probabilmente, ma devo verificarlo, forse oltre le previsioni. E questo è estremamente allarmante. 

Scenario 3 in peggioramento? I provvedimenti già adottati, anche loro assai discussi e combattuti sia da una parte politica sia da una parte dell’opinione pubblica, rischiano di non arrivare a fermare almeno in modo accettabile questo fenomeno di impennata dei contagi.

Vuol dire praticamente che già l’intero sistema sanitario è coinvolto al punto da fare molta fatica a rispondere a qualsiasi altra necessità dei cittadini dal punto di vista della salute. E questo è l’aspetto che io trovo uno dei più angoscianti e preoccupanti. E significa che probabilmente andiamo verso una soluzione vicina a quella della Francia. Ricordiamoci che li abbiamo esattamente avanti a noi, anche se di poco. 

A me l’idea di un nuovo lockdown totale sconvolge abbastanza per tutto quello che va a significare. Io mi auguro veramente che si riesca a mettere in piedi quanto basta per riuscire a limitare i danni senza arrivare a questo. Però temo che si sia molto vicini soprattutto in determinate aree del Paese“.

Caivano

Proteste a Caivano, “Meloni fermi demolizioni delle nostre case”

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Proteste a Caivano, poco prima dell’arrivo della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di alcuni cittadini che urlano “No” all’abbattimento delle loro abitazioni.
Trattasi di cittadini che in passato hanno commesso degli abusi, alcuni sostengono di averli sanati e di aver pagato anche le relative multe ma nonostante questo vivono sono sotto la costante minaccia di un prossimo sgombero.

La protesta è stata organizzata dall’associazione ‘Casa Mia’, che difende le case campane dall’abbattimento, con tanto di slogan come “Signora Meloni dovete fermare gli abbattimenti subito” o come “vogliamo la prescrizione entro i cinque anni”

“Rappresento migliaia di povere famiglie, umili, che potrebbero vedere la propria casa a terra. Abbattono sempre noi, la povera gente. Il ministro Salvini ha fatto queste specie di condono che non serve a niente. A noi non serve un condono ma una sanatoria. Bisogna sanare tutte quelle case che si possono sanare. Si tratta di errori commessi nel passato dai nostri genitori, anche dei nostri nonni ma che noi abbiamo fatto in modo di sanare. Non è giusto, noi abbiamo anche pagato una multa di 35.000 euro.”, le parole di Domenico Esposito, presidente dell’associazione “Casa Mia” ai microfoni de “Il Mattino”.

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Acerra

Terra dei fuochi, maxi sequestro di 200 milioni per i fratelli Pellini

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Maxi sequestro da 200 milioni di euro per i fratelli Giovanni, Cuono e Salvatore Pellini, imprenditori di Acerra, in provincia di Napoli, operanti in diversi settori economici, tra cui la gestione del recupero, smaltimento e riciclaggio di rifiuti urbani e industriali. 
La notifica del provvedimento da parte dei finanzieri Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli è stata contestuale a un ordine di dissequestro e restituzione della Cassazione.

La sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura, ha emesso il nuovo decreto di sequestro.

Nel 2017, l’enorme patrimonio dei fratelli Pellini era già stato sottoposto a sequestrato preventivo a seguito della loro condanna definitiva per disastro doloso continuato.
Fu dimostrato che gran parte dei beni derivavano da attività illecite.

Nel 2019, questi beni furono sequestrati in primo grado e il sequestro fu confermato dalla Corte di Appello di Napoli, nel giugno 2023. 
Ciononostante, con una sentenza del 29 aprile 2024, la Corte di Cassazione ha annullato il decreto della Corte di Appello, ordinando la restituzione dei beni ai fratelli Pellini.
In risposta a questa sentenza, la Procura Generale della Repubblica, presso la Corte d’Appello di Napoli, ha incaricato l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata di eseguire i relativi adempimenti, con l’assistenza della Guardia di Finanza di Napoli.

Allo stesso tempo, la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha emesso un nuovo provvedimento di sequestro per i beni dei fratelli Pellini, motivato da ragioni formali che avevano invalidato il primo sequestro. Dopo un’accurata verifica dei beni, il Tribunale di Napoli ha disposto nuovamente il sequestro nei confronti dei fratelli Pellini e dei loro familiari.

I beni sequestrati includono 8 società, 224 immobili, 72 autoveicoli, 75 rapporti finanziari, 75 terreni, 3 imbarcazioni e 2 elicotteri, per un valore complessivo stimato di 201.476.743 euro.

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Cronaca

Neonato trovato morto tra gli scogli, rintracciata la mamma: è una 13enne

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Domenica sera, 26 maggio, è stato trovato il corpo senza vita di un neonato, con ancora il cordone ombelicale attaccato, all’interno di uno zaino tra gli scogli a Villa San Giovanni, in Reggio Calabria.
A tal riguardo, è stata fermata – nella mattina di oggi – la madre, una tredicenne di nazionalità italiana. La ragazza è stata individuata nell’abitazione dei genitori, a Villa San Giovanni, ed è stata portata in ospedale perché affetta da setticemia, conseguenza del parto che sarebbe avvenuto in circostanze sulle quali sono in corso le indagini degli investigatori.
Stretto riserbo, al momento, da parte di inquirenti e investigatori.

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